Buonasera Dottor Lozio, complimenti per la preparazione e la chiarezza con cui espone gli argomenti. Le chiedo alcune delucidazioni:
quando considerare il pane "raffermo" e contenente amido retrogradato? Basta che sia pane secco? Secco da quanto? Tra grano duro e grano tenero la differenza c'è anche per quanto riguarda questa qualità? Come cibo di emergenza, nel caso sia una sera particolare o si debba riempire lo stomaco per assumere medicinali, in regime di digiuno intermittente con salto della cena, oltre all'insalata a foglia con abbondante olio extravergine, va bene anche l'avocado? Quali altri cibi sono veramente senza rischi di richiamo insulina? Grazie mille.
quando considerare il pane "raffermo" e contenente amido retrogradato? Basta che sia pane secco? Secco da quanto? Tra grano duro e grano tenero la differenza c'è anche per quanto riguarda questa qualità? Come cibo di emergenza, nel caso sia una sera particolare o si debba riempire lo stomaco per assumere medicinali, in regime di digiuno intermittente con salto della cena, oltre all'insalata a foglia con abbondante olio extravergine, va bene anche l'avocado? Quali altri cibi sono veramente senza rischi di richiamo insulina? Grazie mille.
1 Risposte
Buongiorno,
il pane è raffermo quando si sbriciola (dipende in quanti giorni questo processo avviene in base alla temperatura,l'umidità ecc).
Non c'è differenza tra grano duro e tenero se non nella tempistica di trasformazione in quanto il grano duro si trasforma prima ma entrambi vanno incontro al processo che è un processo che interessa l'amido (contenuto in entrambi) va bene?
Attenzione: non ha amido retrogradato il pane a doppia cottura; la frisella per intenderci!
Per rispondere alle altre domande: sì, può sostituire anche con Avocado.
Per quanto riguarda gli alimenti non insulinogeni stiamo parlando di Grassi e Fibre!
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