Buongiorno Dott. Lozio, gradirei sapere per cortesia se Lei consiglia il Riso Rosso come alimento e se sì ogni quanto o se invece per alcune persone non lo consiglia.
Inoltre gradirei sapere anche se l'ammollo notturno del Riso Rosso (così come di tutti gli altri tipi di Riso) e il suo raffreddamento per una notte successivamente alla cottura sia utile per evitare l'innalzamento della glicemia, la formazione eccessiva di muco o ancora meglio per rendere il Riso (o anche gli altri Cereali o le Patate) a tutti gli effetti non più un carboidrato, ma più una "verdura" (nel caso così facendo si eviti al 100% l'assorbimento dei suoi zuccheri da parte del corpo). Ciò è possibile oppure una certa quota di zuccheri inevitabilmente viene comunque assorbita? La ringrazio moltissimo per la disponibilità. Cordiali saluti. Luca
1 Risposte
Buongiorno,
Allora l'assunzione o meno del riso rosso dipende dal valore di colesterolo! Se necessario ne consiglio assolutamente l'assunzione a dosaggi idonei.
Il riso rosso come alimento ha una quota zuccherina che si riduce con il procedimento di cui parla (quindi limita l'innalzamento della glicemia), ma una quota di zuccheri verrà certamente sempre assorbita anche se inferiore.
L'alimento contiene amido (molecola costituita da legami chimici di tipo alfa) e quindi non potrà mai diventare simile a una verdura (molecola che contiene legami beta).
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